Verrocchio accusa Varrassi, il Dg non ci sta

TERAMO – Botta e risposta tra il segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio e il manager della Asl Giustino Varrassi. Verrocchio, partendo dalla notizia della chiusura del reparto di Psichiatria di Atri, invoca le dimissioni del direttore generale della Asl, che risponde alle accuse affermando di non voler entrare nel merito di una querelle che appare squisitamente politica. “Si dimetta! – tuona Verrochhio – Varrassi non ha neppure il coraggio di metterci la faccia, e fa firmare il provvedimento di chiusura della Psichiatria di Atri da Moschetta, il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale. Certo! Sa bene di star violando una sentenza del Consiglio di Stato e preferisce far assumere le sue specifiche responsabilità ad altri”. Secondo Verrocchio, le ragioni della chiusura del reparto, indicate nella mancanza di personale medico, “sono uno schiaffo all’intelligenza. Tutti sanno che c’è uno psichiatra, assunto come tale, nascosto negli uffici di staff del Direttore Generale. Uno psichiatra che, invece di fare il proprio mestiere andando, per esempio, ad Atri a sostituire il collega malato, occupa un posto da dirigente amministrativo. Però, questo professionista, guarda caso, è un consigliere comunale del Pdl teramano che, insieme ad altri suoi colleghi medici e consiglieri comunali, ha ottenuto avanzamenti di carriera e posticini da primario ritagliati qua e là, in un atto aziendale che fa rabbrividire di paura". Secondo Verrocchio dietro questo atto si celerebbero "premi" verso "nomi eccellenti" e "fedelissimi del centrodestra", compreso il sindaco Maurizio Brucchi. 
Verrocchio conclude affermando di essere “stanco di questi giochetti” e accusando il manager di essere troppo disponibile nei confronti della politica. “Varrassi ama mostrarsi in pubblico quale condottiero decisionista – accusa Verrocchio -; la realtà, invece, è quella di un manager eterodiretto e completamente succube della politica. Un manager senza un’idea, una strategia, una vera proposta di rilancio della sanità teramana. Sono convinto che, al momento dell’attivazione del nuovo atto aziendale, ne vedremo delle belle. Intanto metto i nomi dei prossimi primari in una busta chiusa. La apriremo al tempo giusto, senza sorpresa”. Breve e concisa la risposta di Varrassi, che afferma di avere come interlocutori solo i cittadini. “Ringrazio molto il segretario provinciale del PD, Robert Verrocchio – afferma Varrassi – per le sue dichiarazioni ma le ritengo totalmente inadeguate rispetto al ruolo che ricopro in seno alla Asl di Teramo che mi onoro di rappresentare. I termini politici a cui si vuole ridurre il mio operato sono ovviamente funzionali all’ottenimento di obiettivi interni ed esterni al partito a cui Verrocchio appartiene. Per questo motivo ritengo inappropriata qualsiasi risposta da parte mia. Alle accuse politiche risponderà, se lo riterrà, la politica. Agli elogi politici risponderà, se lo riterrà, la politica. All’ottenimento dei miglioramenti delle attività che assicurano la salute ai cittadini teramani, rispondo io. A quelli, e solo a quelli, come ogni giorno faccio”.